Il dato: cos’è e quanto è importante oggi

Lo sviluppo di tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e l’AI, hanno portato a una crescita esponenziale del volume di dati generato dagli esseri umani. Interazioni sui social, click sui siti web, smartphone continuamente connessi: tutto questo ha reso il dato una delle evoluzioni più pervasive del mondo digitale.

Ma sappiamo cosa sono i Big Data?

Si definiscono Big Data quei dati che hanno queste 3 caratteristiche: Volume, Velocità e Varietà.

Volume, inteso come la grande quantità di dati e informazioni che generiamo in rete ogni giorno e che vengono acquisiti e gestiti dalle aziende per supportare le proprie scelte strategiche per il business.

Velocità, riferita al numero di dati che, a causa del continuo utilizzo di dispositivi, nascono e vengono acquisiti sempre più rapidamente. Ad attirare soprattutto l’attenzione è il loro utilizzo, ovvero come possono essere usati per acquisire velocemente capacità di innovazione e informazioni da poter analizzare in tempo reale per poter prendere velocemente decisioni di business con maggiore tempestività.

E la Varietà? Come scriveva Chris Anderson sul magazine Wired nel 2008 “More isn’t more. More is different”. Con questa frase si fa riferimento alla grande varietà di dati disponibili oggi da dover gestire, provenienti da un vasto numero di fonti.

Ma è proprio sul concetto di gestione del dato che dovremmo soffermarci.

Il Covid-19 ha cambiato il nostro modo di lavorare, le nostre abitudini e, soprattutto, la vita organizzativa di persone e aziende che hanno dovuto spostare il proprio luogo di lavoro a casa per lavorare in Smart working. Questa nuova modalità lavorativa ha portato molte aziende ad adottare nuove e sofisticate misure per la protezione del dato, a livello sia europeo che mondiale.

Oggi, infatti, l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’analisi e la gestione del dato a favore del business non è l’unico aspetto da prendere in considerazione. La sicurezza e la privacy dei dati personali sensibili di ogni singolo individuo sono diventati il tema centrale su cui concentrarci.

Con il GDPR oggi, si ha l’obbligo di disciplinare, nell’ambito dell’Unione Europea, le norme che regolano la gestione dei dati.

Il rapporto tra Big Data e GDPR

Quando parliamo di GDPR, parliamo del regolamento generale per la protezione dei dati personali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016 e messo in atto il 25 Maggio 2018. Questo regolamento nasce per garantire certezza giuridica e maggiore semplicità delle norme riguardanti il trasferimento di dati personali dall’Ue verso altre parti del mondo.Ecco perché dalla sua pubblicazione in poi è cambiata la visione del dato.

Se prima c’era una visione proprietaria, in base alla quale non lo si poteva trattare senza consenso, oggi c’è una visione di controllo del dato, che favorisce la libera circolazione dello stesso, dando forza ai diritti dell’individuo, che finalmente è legittimato a sapere se e come i suoi dati sono stati usati per tutelarsi.

Tra gli articoli di maggior rilevanza del GDPR, troviamo l’Articolo 30 che garantisce “la capacità di assicurare la continua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali” e “la capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico” e l’Articolo 32 che specifica come “il titolare deve mettere in atto misure adeguate per garantire la sicurezza dei dati”.

È evidente che il GDPR impone non solo la tutela e la gestione del dato, ma anche la business continuity e, di conseguenza, un piano di disaster recovery, diventato un elemento essenziale.

Ma cos’è il disaster recovery?

Il Disaster Recovery per una Business Continuity

Il disaster recovery rappresenta la capacità di ripristinare l’operatività dei sistemi IT in caso di emergenze causate da errori umani, calamità naturali o attacchi intenzionali. Parlare di disaster recovery oggi vuol dire considerare non solo il tempo in cui sistemi e dipendenti non riescono a essere operativi, ma anche la quantità di dati persi e il tempo che ci vuole per recuperarli.

Perciò, quando usiamo questo concetto, ci riferiamo all’insieme delle misure tecnologiche e organizzative necessarie al ripristino di sistemi, dati e infrastrutture utili per svolgere attività di business.

Se fino ad ora il Backup, ovvero la possibilità di creare periodicamente una copia di un file o di database fisici o virtuali su un altro dispositivo geograficamente lontano da dove risiedono i dati originali, era considerato l’unica soluzione per tutelare il dato, oggi questo risulta essere insufficiente senza una soluzione di disaster recovery in caso di emergenza.

Nelle aziende di oggi, le attività si basano sui dati e non conoscono interruzioni, ecco perché la business continuity dipende completamente dalle infrastrutture IT, che devono restare sempre attive e operative 24h.

Di fronte a uno scenario come questo, la gestione del dato e della sua sicurezza attraverso l’adozione di un piano di disaster recovery, rappresenta oggi una priorità strategica e necessaria per tutte le aziende.

Le soluzioni Finix

Noi di Finix Technology Solutions, oltre a offrire le migliori soluzioni innovative per le aziende in ambito di Ai, Cybersecurity e IoT a sostegno delle aziende e del business, siamo anche distributori ufficiali dei prodotti Fujitsu, che pone grande attenzione alla protezione del dato.

In un momento in cui gli ambienti IT ibridi sono diventati una realtà in molte aziende, disporre di soluzioni hardware e software progettati per il backup, l’archiviazione e lo storage con funzionalità avanzate per la protezione dei dati è diventato fondamentale, soprattutto in un momento in cui la praticità e la convenienza economica del cloud computing hanno prodotto un significativo cambiamento nel modo in cui le aziende fanno funzionare le applicazioni e gestiscono i dati.

Un nuovo approccio alla protezione dei dati è rappresentato oggi dall’ ETERNUS CS8000, un’efficace piattaforma di consolidamento per la gestione dei dati, in grado di migliorare i livelli di protezione, condivisione e operabilità dei dati in ambienti ibridi.

Ma non solo, gli Hybrid Storage Systems Eternus DX (sistemi ibridi) e gli Eternus AF (all-flash) garantiscono massima affidabilità, performance e una protezione costante dei dati per business always on nel mondo digitale.

I sistemi di storage effettuano ripetutamente backup e recovery, per garantire i più alti livelli di sicurezza integrata nel sistema e per impedire l’accesso non autorizzato ai dati aziendali. Inoltre, la presenza di meccanismi di replica del dato e clusterizzazione dei servizi permettono di ridurre a zero sia la quantità di dati che si possono perdere, sia la quantità di tempo necessaria per ripristinare il servizio. In questo modo, la business continuity è migliorata grazie a un aumento della disponibilità dei dati.

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